Una città sorta nel punto di confluenza tra due fiumi, un ridente centro storico barocco patrimonio mondiale UNESCO: stiamo parlando della città di Vilnius, capitale della Lituania. In continuità con lo speciale su Riga_2014 pubblicato sul numero precedente, la redazione di Riflesso è andata a conoscere da vicino un altro gioiello del Baltico, Capitale Europea della Cultura 2009. Per capire più a fondo il processo di sviluppo e rinnovamento che sta coinvolgendo questa eclettica città e gli effetti prodotti dalla prestigiosa investitura, abbiamo incontrato Gediminas Rutkauskas, direttore della Vilnius Old Town Renewal Agency. L’istituto si avvale del supporto di due tra le più note agenzie delle Nazioni Unite, UNESCO e UNDP, per portare avanti un progetto che ha come mission la riqualificazione e realizzazione di aree pubbliche, il rinnovo di edifici e la promozione dell’artigianato, a beneficio della comunità locale. Il progetto è partito nel 1998 e se ne possono già apprezzare gli importanti risultati come l’ammodernamento della pavimentazione e illuminazione della città, delle piazze e dei parchi, sempre nel rispetto della preziosa eredità culturale lituana.
L’investitura di Vilnius come Capitale Europee della Cultura nel 2009 ha portato a modificare / riqualificare la città a scala urbana ed edilizia?
Sì, quando Vilnius venne candidata al ruolo di Capitale Europea della Cultura nel 2009 ci furono numerosi investimenti al fine di migliorare la qualità e l’attrattività degli spazi pubblici. La maggior parte dei fondi pubblici allocati al progetto vennero utilizzati per l’allestimento di eventi artistici temporanei di teatro, Opera e musica anche fondendo queste arti tra loro e dando spazio a una vasta gamma di progetti artistici. Anche a causa dell'insorgere della forte crisi economica non è stato però possibile pianificare ed attuare cospicui interventi di miglioramento delle strutture urbane e architettoniche. "Vilnius Old Town Renewal Agency" ha bandito un concorso per la presentazione di documentari e l’avvio di seminari e workshops che coinvolgessero artisti e professori universitari e che avessero come obiettivo la promozione del nostro patrimonio culturale.
Si sono avvertiti, invece, degli effetti duraturi di carattere socio-culturale?
Sebbene la grande ricchezza e varietà di eventi artistici abbia portato ad un forte turismo di massa e ad una grande partecipazione agli eventi anche da parte degli autoctoni, questo ha giocato solo un ruolo temporaneo nelle dinamiche sociali e nella vita culturale della nostra città. Molti cittadini hanno lamentato la mancanza di un progetto culturale e artistico che, prendendo ispirazione da quell’anno di grande fermento, si estendessero poi oltre il 2009. Anche io riconosco nella non continuità dei progetti oltre il 2009 la principale debolezza di questo evento per la nostra città.
L’evento ha coinvolto soltanto sia il centro storico che la periferia? Ha portato benefici anche su scala nazionale?
L’evento ha coinvolto la maggior parte della città e dei sobborghi, sebbene il nucleo dei maggiori eventi sia stato il centro della città. Dal 2009 è stata indetta una nuova tradizione culturale, su scala nazionale, della Capitale della Cultura della Lituania, evento che viene celebrato annualmente. Ad ogni modo la città di Vilnius ha collaborato attivamente con gallerie d’arte, teatri e orchestre provenienti dalle altre maggiori città della Lituania.
E' possibile tracciare un paragone con Tallin, altra città baltica, Capitale Europea della Cultura nel 2011?
Effettuando un paragone con Tallin, ciò che posso dire è che in generale gli estoni sono stati più efficienti ed efficaci nella loro azione grazie ad una migliore situazione economica e ad un sostegno politico più forte.
Nel 2019 una Capitale europea della Cultura sarà italiana. Avete consigli da darci?
Innanzitutto, complimenti. Vi consiglieri di promuovere il vostro patrimonio artistico e culturale attraverso la commemorazione di alcuni fatti storici noti e significativi per la vostra città. Inoltre vi consiglierei di coinvolgere anche esperti provenienti da altre città in modo da creare partnerships che diano maggiore risonanza e visibilità agli eventi. In base alla nostra esperienza vi inviterei a pensare a progetti artistici di lungo termine sponsorizzati da pubblicazioni, video e siti web. Ad esempio a Vilnius abbiamo un organo autentico del 1766 fabbricato dall’artigiano italiano Casparini. Dei fabbricanti di strumenti musicali svedesi di Göteborg hanno realizzato una copia di questo meraviglioso strumento e lo hanno eretto a Rochester negli Stati Uniti.
Vilnius: dossier from an European Capital of Culture
Interview with the director of Vilnius Old Town Renewal Agency
A city born in the point of crossing between two rivers, it has a lively baroque historical centre: we are talking about Vilnius, the capital of Lithuania. In the previous number of Riflesso we talked about Riga_2014, so this time we went to Vilnius to discover another jewel of the Baltic sea. We wanted to investigate the process of fast development and renewal affecting Vilnius, so we met Gediminas Rutkauskas, director of the Vilnius Old Town Renewal Agency The institute is supported by two of the main United Nations Agency, Unesco and UNDP. The project has the mission to retrain and create new public areas, the renewal of buildings and the promotion of craft, for the benefit of local community. This project started in 1998 and the results are already relevant, such as the updating of pavements, lighting of streets and pedestrian areas, squares and parks, though respecting the precious Lithuanian cultural heritage.
Did the investiture of Vilnius as the European capital of culture in 2009 led to modify / renew the city, from the urban and architectural's point of view?
Yes, Vilnius played a honorable role of the European Capital of Culture in 2009 there were numerous investments made to improve quality and attractiveness of public spaces. Though they were relatively small as majority of the allotted public money were used for the temporary artistic actions: theatre, opera and music performances, cooperative and integral artistic actions, diversity of art projects. Also taking into account the economic crisis, consequently any bigger or valuable new urban or architectural developments weren’t neither planned nor implemented. Vilnius Old Town Renewal Agency made some applications targeting development of a documentary film, corporate seminars and publications engaging artists and pedagogic academicians to learn, recognize and promote cultural heritage.
Did you feel also socio-cultural effects due to this important event?
Although there was a mass visiting participation at the artistic actions and events it played just a temporary role for societal cultural intercourses and cultural life. Many of participants and citizen regretted about lack of continual inspirations and consequences in arts' life after the 2009. And it was recognized as a weakness of the even in Vilnius.
Did the event involve only the old town, or even the suburbs? It has brought benefits on a national scale?
It involved most of the city and suburbs, though the nucleus of all the main events were in the city centre – in the New and Old Town. After 2009 a new cultural tradition appeared in the country – the Capital of Culture of Lithuania is elected and celebrating since then. Nevertheless engagement of other cities was present in Vilnius through cooperative / collaborative affaires of art galleries, theatres, music ensembles from some of major cities.
Can we draw a comparison to Tallin, other Baltic city, European capital of culture in 2011?
Drawing a comparison to Tallin all that I can say is that Estonians were more efficient and effective due to a better economic situation and to a much stronger and political support.
In 2019 a European capital will be Italian. Any suggestion?
Yes, and, first of all congratulations, with that. Promote your city and its European or global scale historic and artistic importance through commemoration of well-known historic phenomenon of your town and its relationships with other European of further world towns. Ask and engage external cities’ experts to find proper partners that could join celebrations in your city and resonate your celebration in other European towns by developing corporate artistic actions or long-lasting artistic projects and production, as for instance special publications, films, web sites. For example, there is a unique authentic organ from 1766 made by the Italian organ builder A.G. Casparini in Vilnius. Copy of the instrument was chosen and constructed by Swedish organ builders in Gothenburg and then erected in Rochester in United States.
♫ ♪ ♫ ♪ Note sul rapporto Italia - Lituana
Nella città di Vilnius abbiamo incontrato il clarinettista e direttore di orchestra italiano prof. Giuseppe Currao. Il professor Currao da circa venti anni ha un'intensa attività artistico-didattica in terra lituana, che lo ha portato a tenere concerti ed insegnare nelle principali città come Vilnius, Kaunas e Klaipeda, oltre che nei centri minori. Nel 1993, in occasione della visita di Papa Wojtyla in Lituania, il prof. Currao è stato invitato a Vilnius a tenere concerti come solista ed è stato accompagnato dall'orchestra filarmonica di Kaunas diretta dal M° Gediminas Dalinkevicius .
Professore, può parlarci del rapporto della Lituania con la musica italiana?
"Il rapporto di collaborazione tra Lituania ed Italia è piuttosto intenso: il famoso direttore d'orchestra Italiano Riccardo Muti ha tenuto diversi concerti a Vilnius riscontrando un grandissimo successo. Molti solisti, cantanti e direttori d'orchestra italiani hanno tenuto concerti e master classes in Lituania, presso istituzioni accademiche nazionali di altissimo livello artistico; questa intensa collaborazione è stata possibile anche grazie all’Agenzia Erasmus-Plus europea. Per il futuro mi augurerei che l'offerta artistica delle città baltiche, essendo di alto livello, venga incluse in attività culturali italiane. La musica lituana ha molto da raccontare, basti pensare al soprano Violeta Urmana ed al baritono Wladimir Prudnikovase, al più grande violinista del mondo Jascha Heifetz ed al suo giovane erede, Wilhelmas Cepinskis; ed ancora: al clarinettista Davise Weber, ai pianisti Lukas e Petras Geniausas oltre che al Kaunas State Choir famoso in tutta Europa".
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♫ ♪ ♫ ♪ Notes about Italy - Lithuania relations
In Vilnius we met the Italian clarinetist and orchestra director Giuseppe Currao. Master Currao carries on an important artistic-educational activity in Lithuania since ‘90s . He exhibited in numerous concerts and he taught music in main Lithuanian cities such as Vilnius, Kaunas and Klaipeda and in other smaller towns. In 1993, master Currao has been invited to take some concerts in Vilnius, in occasion of the visit by Pope Wojtyła. In this cycle of concerts he has been accompanied by the Kaunas philharmonic orchestra directed by master Gediminas Dalinkevicius.
Could you say something about the relations between Lithuanian and Italian music?
“Collaboration between Lithuania and Italy is quite keen: the famous Italian orchestra director Riccardo Muti held many concerts in Vilnius, concerts that found a big success. Many Italian soloists, singers and orchestra directors held concerts and master classes in Lithuania finding a very high artistic level in national academic institutions. That deep collaboration has been possible also thanks to the Erasmus- Plus European Agency. In future I wish that the valid and high artistic offer of Baltic cities will be included in Italian cultural activities. Lithuanian music is worth, we can think about the soprano Violeta Urmana, and the baritone Wladimir Prudnikovase, we have also to mention the world greatest violinist Jascha Heifetz and its young heir, Wilhelmas Cepinskis; furthermore the clarinetist Davise Webe, the pianists Lukas and Petras Geniausas and the Kaunas State Choir, famous all over Europe.”