Grande successo per l’appuntamento dedicato a Leonardo Da Vinci che ha visto l’artista Igor Borozan presentare la sua performance “Terre di Leonardo 500” in occasione del Milano Off edizione 2019.
L’evento, tenutosi lo scorso 19 settembre presso la Fabbrica del Vapore di Milano è stato uno spettacolo a tutto tondo ed ha coinvolto un folto e selezionato pubblico.
Il grande lavoro di squadra tra l’associazione Ponte degli Artisti, nella persona di Savi Arbola Appiani, e l’AppKeep srl, grazie al supporto dell’Arch. David Montagna Baldelli promotore del progetto, ha consentito di raggiungere un ottimo riscontro di pubblico e critica registrando il sold out.
L’AppKeep srl, società leader in Italia nel settore del property e facility management, ha promosso questa originale performance artistica del Maestro Igor Borozan e l’attore Stefano De Majo, convinta che l’animo dell’imprenditoria sia proprio la cultura e che il miglioramento dell’uomo sia possibile unicamente attraverso il recupero e la ricongiunzione dei suoi valori e quelli dell’Arte e dello Spirito.
Durante la performance, Borozan ha realizzato “live” un unicum su tela, composto da moltissimi ritratti di donna, tema assi caro al grande genio milanese. La tecnica utilizzata è stata la sanguigna, materiale che ha ricreato le atmosfere rinascimentali leonardesche con i suoi effetti morbidi e sfumati.
Una sorta di viaggio indietro nel tempo eppur proiettato in un contesto assolutamente contemporaneo.
Il ritratto è il fulcro sul quale si è snodato l’intero spettacolo, in un passaggio temporale dal 500 ad oggi. Dalla morfologia Borozan indaga e scruta nel fondo dell’animo umano dando vita ad un puzzle di volti di prorompente fascino.
Così come per Leonardo, il disegno diviene strumento di indagine e riflessione sul mondo, un mezzo di conoscenza scientifico e mistico.
Con la sua lectio magistralis, Borozan ha coinvolto il pubblico milanese permettendogli di “vivere” il modus operandi del grande Leonardo che tutt’oggi rimane di un’assoluta modernità. Una lezione uscita dal segreto della bottega dell’artista per proiettarsi verso la fruizione condivisa, con lo scopo di diffondere la conoscenza grazie all’esperienza viva e diretta.