Assisi, capitale del dialogo

Mercoledì, 21 Maggio 2014,
Cosa hanno in comune Madre Teresa e Bruce Springsteen, Gorbaciov e Legrottaglie, Arafat e Carlos Santana?  La devozione al Santo di Assisi, patrono d’Italia. Nel suggestivo libro di Padre Fortunato “ Vado da Francesco”,  il padre francescano e direttore della Sala Stampa del Convento di Assisi, ricorda i personaggi del mondo della musica, della politica, dello sport che hanno fatto visita alla basilica umbra in cerca di raccoglimento e spiritualità. Madre Teresa fece visita ad Assisi nel 1986, in occasione dell’incontro organizzato da papa Giovanni Paolo II con i rappresentanti delle principali religioni della Terra, si sedette in fondo come una qualsiasi pellegrina ma dopo poco tutti si accorsero di quella vecchina infreddolita che tanto aveva fatto per il bene degli emarginati e dei malati in India. La visita di Bruce Springsteen alla basilica umbra dell’ottobre 2006 avvenne, invece, di notte per evitare l’assalto di giornalisti e fan. Guardando ammirato le scene della vita di S. Francesco dipinte da Giotto, il “boss” commentò in inglese: “Questa basilica ha i colori della Resurrezione”. Persino un ateo convinto come l’ultimo presidente dell’ Unione Sovietica, Michail Gorbaciov volle visitare la Basilica nel 2008 e si disse “affascinato dalla testimonianza di Francesco e dalla forza spirituale che questa riesce a comunicare ancora oggi”. Anche il mondo del calcio non è totalmente estraneo all’attrazione verso il centro spirituale di Assisi, come testimoniano le parole del giocatore Nicola Legrottaglie  in occasione dell’evento benefico organizzato ogni anno ad Assisi e trasmesso puntualmente  dalla Rai, “Gesù è il mio gps”. Padre Fortunato, nella prefazione al suo libro, descrive Assisi come un luogo di dialogo, inteso come “intreccio di concezioni differenti, pensieri, sentimenti, così che brilli in pienezza quella verità che è unica come il diamante ma ha molte facce”. Emblematico è il fatto che ad Assisi abbiano fatto tappa prima il leader palestinese Arafat (1990) e poi l’ex presidente israeliano Shimon Peres ( 2013) entrambi auspicando la pace e la serenità per il proprio popolo, ispirati dai racconti sulla vita di Francesco. Il 12 luglio 2011, in occasione del suo concerto per Umbria Jazz a Perugia, il grande chitarrista  Carlos Santana cita  Francesco prima di iniziare a suonare “Europa”, uno dei suoi brani più noti, ed esprime la sua emozione nel trovarsi nella terra del Santo assisano. Padre Fortunato dà una spiegazione al susseguirsi di questi episodi e a molti  altri relativi anche a gente comune,  affermando come la testimonianza di S. Francesco sia ancora attuale e renda la città di Assisi “luogo fisico di dialogo, propulsore di pace, di incontro delle differenze e polo attrattivo di umanità”. Eleonora Zeroli

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